Attachi di Panico

Attacchi di Panico

Per attacco di panico si intende l’ improvvisa comparsa di un’intensa paura o di un forte disagio che raggiungono il picco in pochi minuti e sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi.

Ogni individuo può sperimentare in modo variabile sintomi quali palpitazione, tachicardia, cardiopalmo, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, disturbi addominali, sensazione di svenimento, vertigini, formicolio, vampate di caloresensazione di irrealtà, sensazione di essere distaccati da se stessi, con una componente cognitiva legata alla paura di perdere il controllo o di impazzire, e alla paura di morire.

Chi ha provato per la prima volta questa esperienza la descrive come qualcosa di terribile e di conseguenza teme il ripresentarsi di tutti quei segnali somatici / mentali provati durante il primo attacco. I segnali vengono quindi interpretati come minacciosi, e la paura provata dall’individuo prepara il corpo a reagire alla minaccia. E’ così che s’innesca un vortice di apprensione e la paura si trasforma in panico, cioè la persona inizia a temere di avere nuovi attacchi di panico.

Il circolo vizioso del panico è favorito dal fatto che il cambiamento fisiologico iniziale è spesso improvviso e inspiegabile. I primi attacchi si verificano di solito in situazioni agorafobiche (come guidare da soli o viaggiare su  autobus, guidare l’auto, viaggiare in treno, stare in mezzo alla folla o in coda, etc). Con la paura della comparsa di altri attacchi di panico in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto, l’individuo inizia ad evitare tutte le situazioni potenzialmente ansiogene. L’evitamento diviene così la modalità prevalente e la persona diventa schiava dei suoi attacchi di panico, riducendo le autonomie e rinunciando ad attività quotidiane piacevoli ed utili.

Di solito gli attacchi di panico sono più frequenti in  periodi stressanti, o in seguito ad eventi di vita che hanno portato un cambiamento come ad esempio il matrimonio o la convivenza, la separazione, la perdita o la malattia di una persona significativa, l’essere vittima di una qualche forma di violenza, problemi finanziari e lavorativi.
Gli eventi stressanti, le situazioni agorafobiche, il caldo e le condizioni climatiche umide, le droghe psicoattive possono infatti far insorgere sensazioni corporee che possono essere interpretate in maniera catastrofica, aumentando il rischio di sviluppare attacchi di panico.

Nella cura degli attacchi di panico con o senza agorafobia e dei disturbi d’ansia in generale, la forma di terapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace, nei più brevi tempi possibile, è quella cognitivo comportamentale.